When: 23/05/2015 - 25/05/2015
Telephone: +39 0833 593217
: www.basilicasantuariomadonnadellacoltura.it
La sua festa patronale è dedicata alla Madonna della Coltura, considerata la Madonna del Popolo, delle persone umili e semplici.
La cittadina riversa una grandissima venerazione nei confronti della Santa protettrice, rinnovando ogni anno il culto con suggestive celebrazioni dal carattere religioso e più laico, nell’ultimo periodo del mese di maggio con il raggiungimento del culmine l’ultima domenica del mese.
La leggenda ci tramanda una storia molto particolare, da cui ha origine la devozione.
Un contadino, mentre arava la terra del suo campo, ad un tratto scorse un masso fuoriuscire appena dal terreno. Osservandolo meglio, si accorse che sopra vi era raffigurata la Vergine con il Bambino. In preda all’agitazione, egli chiamò nel posto i suoi compaesani per assistere al fatto e, insieme a loro, decise di portare il masso all’interno della piccola chiesa del paese. La mattina seguente, però, quando i fedeli si recarono davanti alla raffigurazione della Madonna per pregare, si trovarono davanti a un episodio sconcertante: il masso era sparito. Fu, miracolosamente, ritrovato nel luogo in cui venne reperito dal contadino.
Da quel momento la Vergine divenne protettrice dell’agricoltura, cui i contadini si rivolgevano (e si rivolgono) per avere un raccolto ricco e sano, affinchè il loro campi continuassero a svolgere il principale ruolo di sostentamento per le loro esistenze.
Come ringraziamento, all’ingresso del paese, nello stesso luogo di ritrovamento (precisamente in Contrada Pane), venne eretto un piccolo Santuario, dedicato alla Madonna della Coltura, meta di pellegrinaggio locale (ma non solo). In occasione della festa, sia la Basilica di Parabita che le vie della città vengono addobbate con numerose luminarie che ricreano uno scenario spettacolare e sontuoso che illumina il centro abitato. Particolarmente suggestivo è lo spettacolo dell’incendio del campanile, che avviene l’ultimo giorno di festa e che si rinnova ogni anno come da tradizione. Come dice la frase stessa, consiste nella simulazione dell’incendio del campanile che viene circondato da fili e micce che, con la loro accensione danno vita ad un intreccio di fuochi e scintille che, sapientemente tenuti a bada, producono un effetto cromatico spettacolare che desta la curiosità e l’ammirazione di tutti i presenti.
Al culmine dell’incendio, la credenza vuole che la Madonna intervenga e che, con la sua intercessione, spenga il fuoco, salvando così la sua "dimora". Il tutto con il sottofondo delle campane che suonano a festa.
Un’altra manifestazione tipica della festa della Madonna della Coltura è la Corsa del chilometro e anch’essa si compie l’ultima domenica di Maggio. Fino all’ 800 il tragitto prevedeva la partenza dal Santuario della Madonna, in seguito il percorso subì una modifica. Si allungò decisamente, stabilendo come punto di partenza "Il Paradiso", l’antica masseria sulla strada che porta ad Alezio. Da qui il nome La corsa del chilometro. I partecipanti alla gara si chiamano "Curraturi" e ripercorrono lo stesso tragitto che avrebbe fatto il contadino dopo il ritrovamento del monolite, che dal campo portava al centro del paese. Generalmente i "curraturi" sono preceduti, nella loro marcia, dai bimbi più piccoli che portano in braccio ceste di pane. Le messe, la processione, gli eventi bandistici e tutti i vari spettacoli, contribuiscono ulteriormente ad arricchire la festa e a renderla ogni anno più sentita e affollata di presenze provenienti dalle varie parti della regione.