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Le origini della nascita di Castrignano del Capo non sono certe. Il territorio fu certamente insediamento romano anche se la presenza dell'uomo è attestata sin dall'età del Bronzo per la presenza del menhir di Ussano posto nella frazione di Giuliano di Lecce. Pare addirittura che San Pietro stesso, nel suo viaggio verso Roma, si sia fermato a Castrignano del Capo (precisamente a Santa Maria di Leuca) e che, da allora, sul promontorio japigeo, il tempio pagano dedicato alla dea Minerva sia diventato il Santuario della "Madonna de finibus terrae" eletto a Basilica minore nel 1990.
Veri e propri centri urbani cominciarono a prendere forma solo intorno al X secolo, quando i Saraceni distrussero il vicino Casale Vereto causando la fuga dei suoi abitanti che, a loro volta, diedero vita a nuovi agglomerati come quello di Castrignano del Capo.
Infeudato ai d'Almeto nel 1280, il paese passò nel corso dei secoli a numerose famiglie feudatarie. Fu feudo dei De Caniano, dei Pignatelli, dei Bilitta, degli Ayerbo, dei Della Ratta, dei Della Barliera, dei De Frisis e dei Guarini.
Lo stemma di Castrignano del Capo raffigura un castello affiancato da due torri.
Il nome, in effetti, deriva dal latino Castrum, che significa fortezza. Si tratta di una fortificazione che i Romani usavano costruire a difesa di luoghi strategici.
[wikipedia - www.comune.castrignanodelcapo.le.it]