Corsano fu abitato sin da epoche antiche; la presenza romana è testimoniata dal ritrovamento di monete e di tombe presso la zona soprannominata "Pesco". Per alcuni il paese sarebbe stato fondato dal centurione Curzio che ottenne queste terre come ricompensa per le sue vittoriose campagne di guerra.
L'origine di Corsano risale probabilmente al X secolo d.C. all'epoca della colonizzazione bizantina, quando giunsero nel Salento, dall'Impero Romano d'Oriente, calogeri, soldati ed interi nuclei familiari che occuparono queste terre spopolate dalle incessanti guerre, da pestilenze e da carestie.
I monaci, che esercitavano il culto delle immagini sacre, trovarono rifugio nelle grotte naturali e nelle cripte ipogee da loro costruite per sfuggire alle persecuzioni degli sgherri degli imperatori iconoclasti. Terminato il pericolo, cominciarono ad edificare chiese e conventi che contribuirono alla nascita di casali intorno a masserie, "Grancie", centri operosi che inizialmente svilupparono un'economia curtense e, poi, svilupparono la produzione e i traffici con l'organizzazione di fiere e mercati. Il ritrovamento di cripte di origine bizantine e ipogei basiliani, avvalora la tesi che il paese è di origine bizantina.
Secondo alcuni, l'origine di Corsano è da attribuire agli abitanti dei casali di Macorano e di Vagliano, distrutti nel X secolo dalla scorrerie dei Saraceni: questi avrebbero fondato Corsano, luogo più sicuro dove abitare perché situato in una vallata circondata da altipiani e nascosta dal mare.
Nel 1190 il re normanno Tancredi donò Corsano a Fabiano Securo; Corsano faceva parte della Contea di Alessano nel Principato di Taranto (1088-1463). Il luogo doveva essere abitato da un buon nucleo di contadini e pastori, sufficienti a rappresentare un casale. Questo si evince dal fatto che Corsano è menzionato tra i comuni tassati e agli esattori non poteva sfuggire un luogo popoloso e produttivo. Fabiano Securo costruì le mura ed un castello.
Nel XII sec. passò a Guglielmo da Corsano e nel secolo successivo a Landolfo di Luca d'Aquino.
Alla fine del XIV secolo appartenne a Lucrezia Bellante, ai De Frisis nel 1514, ai De Capua, ai Filomarino nel 1596, ai Securo, ai Cicala nel 1613 ed ai Capece nel 1636 fino all'eversione della feudalità, nel XIX secolo (2 agosto 1806).
A Corsano, come in ogni altro paese del Regno di Napoli, il sistema feudale vessò con mille abusi le popolazioni soggette alle quali niente o poco restava per una vita civile e dignitosa.
Corsano nel Medioevo non contava più di un centinaio di abitanti, la maggior parte dedite all'agricoltura. Il casale ebbe sicuramente un'importanza minore rispetto alla vicina Alessano, capoluogo di contea e sede della cattedra vescovile.
Di questo periodo è rimasto ben poco, solo la cripta basiliana, alcune monete ma niente è rimasto del castello e di costruzioni fortificate erette da Fabiano Securo.
[www.comune.corsano.le.it]