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Di fondamentale importanza, per la storia di Diso, risulta la scoperta della pietra con iscrizione messapica perchè determina l'origine messapica del nome Diso = Dizo= città fortificata. Questi ritrovamenti confermano l'esistenza di Diso già nell'età neolitica ed in quella del bronzo, ci danno la certezza di una Diso messapica. (L'origine dei Messapi è incerta; probabilmente si deve a flussi migratori incerti e mai chiaramente dimostrati di origine illirica o egeo-anatolici giunti in Puglia alle soglie dell'età del ferro intorno all'IX secolo a.C.[1]. L'ipotesi illirica, oggi la più accettata dagli studiosi, è supportata soprattutto da considerazioni di tipo linguistico)(wikipedia)
Diso intorno all'anno 1000 ha legato per molti secoli le sue vicissitudini con la vicina Castro essendone dapprima casale, dal 1085 epoca della elevazione di Castro a Contea sino all'epoca delle scorrerie turche (1537), e poi divenendone comune dal 1806 sino al 1977.
Dopo la rovina di Castro a causa delle scorrerie turche, Diso nel 1600 divenne il centro più importante della Contea essendo lo stesso il più popolato ed anche il meglio disposto topograficamente.
Per tutto il seicento Diso ebbe una grande espansione edilizia ed un accentuato aumento demografico ed anche se totalmente priva di artigiani, (la popolazione era dedita esclusivamente all'agricoltura), vi era la pratica di numerosi professionisti (notai e medici) e, cosa degna di menzione, esisteva in quel periodo un Ospedale di cui tutt'ora se ne ignorano le attività praticate.
Il 1700 iniziò per Diso con una grave crisi economica dovuta sia all'avvento del governo austriaco (1714) sia alla magra produzione agricola. Tutto questo, tuttavia non scoraggiò i pochi rimasti che nel 1715 acquistarono le due statue in legno dei s.s. Apostoli Filippo e Giacomo, ancora oggi venerate. Nel 1758 eressero una nuova chiesa ad essi dedicata dando vita ad una rinascita sia economica, (con l'apertura di molini e trappeti), professionale e culturale (con l'avvio di studi medici e artigianali) che religiosa, con il periodo di maggior splendore per il locale Convento dei Frati Cappuccini.
Dopo questo periodo di splendore, agli inizi dell'ottocento, il Convento dei Cappuccini venne chiuso segnando un'arresto istantaneo della fiorente attività religiosa avutasi sino a quel momento.
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