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Il suo territorio era abitato sin dall'età del bronzo, come testimoniano alcuni menhir nelle vicinanze del Santuario di Montevergine. Le prime notizie certe di Palmariggi si hanno nel 1269 quando Carlo I d’Angiò divise il feudo a metà.
Nel 1330 Guidone Sambiasi lo riunificò e così riunito passò successivamente a varie famiglie: ai Cesaroli, ai Santacroce, ai Ventura.
Dal 1463 divenne proprietà degli Aragonesi, poi della famiglia Mattei, dei Varvassi e infine nel 1688 dei Vernazza.
Secondo lo storico Maselli, Palmariggi in origine fu un castello di Otranto, edificato a sua difesa dalle incursioni interne provenienti dagli scali del mare Jonio. Intorno al castello sorse il primo agglomerato urbano denominato Casale San Nicola fu più volte assalito, smantellato e distrutto e quindi riedificato.
Una tradizione popolare narra che nel 1480, dopo la presa di Otranto, le orde saracene cominciarono a saccheggiare i villaggi dell’entroterra ed anche il piccolo Casale San Nicola.
Sulla collina, denominata dai Romani Mons Jovis, del Monte della Guardia, detto Montejuzzu, gli uomini del Casale si preparavano allo scontro con i Turchi mentre le donne si rifugiarono in Chiesa a invocare l’aiuto divino. Quando i Turchi stavano per attaccare, ecco avvenire un fatto prodigioso: appare la Vergine SS. con in mano una palma a capo di un'imponente falange. I Turchi, temendo che stesse per sopraggiungere l'esercito guidato dal duca Alfonso d'Aragona, si allontanarono e la popolazione fu salva. Nell'occasione fu piantata nel centro del castello di San Nicola una bellissima palma.
Di qui il nome e l'emblema del paese che potrebbero spiegarsi nel senso di fecondità e fermezza: la palma presso gli antichi era infatti simbolo di abbondanza e durabilità, ma anche di vittoria e di resistenza.
A ricordo di questo avvenimento, narra la tradizione, gli abitanti del casale vollero cambiare il nome di Casale San Nicola in Palmarice, Palmaricce ed infine Palmariggi, che vuol significare appunto Tu che reggi la palma, in ricordo della Madonna che reggeva la palma e che elessero a loro Protettrice.
Monumenti di interesse:
I ruderi del castello cinquecentesco, edificato a difesa del paese, compresi fra due imponenti torrioni parzialmente diroccati;
Il Santuario della Madonna di Montevergine, eretto nel XVIII secolo, che poggia sua una cripta basiliana dell'VIII secolo, la quale conserva resti ancora leggibili di affreschi tardo bizantini.
[www.comune.palmariggi.le.it] - [Lecce e i suoi Comuni - Roberto Boiardi]