Festa patronale di San Giorgio a Matino

I festeggiamenti per il Santo Patrono di Matino, San Giorgio, sono molto sentiti e durano una settimana, dal 19 al 26 aprile.

San Giorgio ha da sempre raffigurato l'immagine del bene che vince sul male.

Patrono della piccola cittadina di Matino, che al Santo si affidò per aver salvato la comunità da una terribile epidemia di peste. Fu il suo intervento miracoloso che portò in salvo molte vite, tra cui quella di tanti bambini, togliendoli da morte certa. Sita in provincia di Lecce, posta in un punto abbastanza strategico del Salento, a circa 40 km dal capoluogo, a soli 12 da Gallipoli e a poco più di 3 da Casarano, rappresenta uno dei centri economici e commerciali più fervidi.

La comunità di Matino festeggia San Giorgio fin dal 1867, rinnovando ogni anno, con sontuose celebrazioni, la devozione al prode cavaliere che dimostrò il suo valore sconfiggendo il terribile drago. La leggenda, infatti, narra che in un grande stagno di una città libica vivesse uno spaventoso drago che uccideva gli abitanti della città con il fuoco emesso dalle narici.

La popolazione, atterrita, nel tentativo di placare l'ira funesta del mostro, sacrificava due pecore al giorno. Ben presto gli animali iniziarono a scarseggiare e la popolazione si trovò costretta a dare in pasto due giovani estratti a sorte, per soddisfare la fame del drago. Un giorno la sorte volle che la malcapitata estratta fosse proprio la figlia del sovrano ma, quando la principessa fece per avvicinarsi alla bestia, ecco che intervenne il valoroso Giorgio che, impavido e sprezzante del pericolo, trafisse il drago con la sua spada, salvando la città. Chiese in cambio la conversione al Cristianesimo degli abitanti, così accadde.

E’ questo il motivo per cui i festeggiamenti in onore a San Giorgio avvengono due volte l’anno. I primi il 27 di febbraio con la processione che ricorda la ricorrenza del miracolo. I secondi nel mese di Aprile, i più sentiti, che a partire dal 22 fino al 25 animano Matino con una serie di eventi religiosi e civili, tra cui spicca la processione “intorciata” che attraversa le vie del paese con il simulacro del Santo, accompagnato dalla banda Municipale.