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Sito: www.museodelminatore.it
Museo del Minatore, sito nei locali dell'ex caserma dei carabinieri di piazza San Giovanni, contiene documenti, testimonianze, attrezzi di lavoro e cimeli raccolti a partire dalla seconda metà degli anni '40, da Lucio Parrotto, autore e direttore del museo, ex minatore casaranese che per oltre un trentennio ha lavorato nelle miniere del Belgio.
Il museo rappresenta una risorsa unica e fondamentale per ricostruire la storia di un'attività, quella dell'estrazione mineraria, su cui si è basata parte della ricostruzione italiana postbellica. Il museo racconta, in ogni suo più piccolo particolare, una porzione di storia di Casarano e del Salento che è anche storia di lavoro e di emigrazione.
La nuova sede è un locale molto più grande, sembra un tunnel, nel seminterrato dell’edificio, una struttura che in qualche modo fa pensare alla miniera. È ancora un cantiere aperto, è stata stimata una spesa di 48mila euro per rimetterla in sesto, ma Lucio ci mostra con orgoglio i passi avanti compiuti, come la porta antiscasso nuova di zecca che ha appena finito di montare.
Per realizzare il Museo (che è anche un piccolo circolo ricreativo per gli ex minatori) Lucio e la moglie Angela hanno raccolto, per decine di anni, di tutto, articoli di giornali, foto d’epoca, strumenti di lavoro, pale, picconi, martelli ad aria compressa, esplosivo, pontelli, lanterne, elmetti e persino un carrello per il trasporto del carbone.
Campeggia su una parete la prima pagina del "Sole d’Italia", il giornale per gli italiani in Belgio, data 9 agosto 1956, che grida a caratteri cubitali “Un altro pozzo di fuoco", riferendosi alla strage di Marcinelle, in cui morirono bruciati vivi e soffocati, a 1.035 metri di profondità, 262 uomini, di 12 nazionalità diverse, fra cui 136 italiani. Mai tante vittime erano state reclamate dalla miniera come in quell’8 agosto 1956 al Bois du Cazier.
Il risultato segnerà la fine dell’emigrazione italiana in Belgio e una regolamentazione più severa per la sicurezza sul posto di lavoro.
Il Monumento al Minatore Salentino è stato inaugurato il 7 dicembre 1996, nel 40° anniversario della tragedia di Marcinelle, per volontà dell'ex minatore del Belgio Lucio Parrotto, fondatore e direttore del Museo del Minatore al quale è stato dedicato questo sito.
E' situato all'interno in piazza Giovanni XXIII, nei giardini adiacenti all'Ospedale Civile "Francesco Ferrari" di Casarano (Le).
"Volevo fare un monumento, il monumento al minatore." - così racconta nel libro "Le Risorse Umane" di Angelo Ferracuti - "E con l'aiuto di tutti gli ex minatori lavoratori delle miniere e delle istituzioni locali adesso c'è. Però lo volevo vicino l'ospedale, e i responsabili del comune mi avevano concesso un altro spazio. Noi minatori siamo ammalati di silicosi, dicevo agli assessori, ai tecnici, tutti destinati a finire all'ospedale. Sulla colonna marmorea si legge: "Alla memoria dei minatori salentini morti in Belgio nel quarantesimo anniversario: 1956-1996" - "... per volontà di Lucio Parrotto, con il contributo delle famiglie dei minatori".
Su tutto capeggia la statua bronzea di un minatore inginocchiato, con in mano un martello pneumatico, nell'atto di scavare nella roccia. E su un lato, di poco distanziato, un carrello originale della miniera.
Il Museo del Minatore è aperto tutti i giorni
9:00 - 13:00
16:00 - 20:00