Quando: 06/08/2014 - 08/08/2014
Dove: Centro storico |73030 - Montesano Salentino | Mappa
Sito: www.facebook.com/ComitatoFesta2013
San Donato è il protettore dei malati di epilessia.
Santu Dunatu meu bedegnu, te ludarti nu 'ssuntu degnu, te lu statu ca me vti, tie me cunsoli e me pruvvidi.
Questa è la preghiera che i malati rivolgevano al Santo perché intercedesse per loro e per ottenere la grazia della guarigione dal morbo sacro.
Donato nacque in Turchia, originario di Nicomedia. Si racconta che fu portato a Roma già dalla tenera età e qui educato alla vita chiericale e formato dal sacerdote Primenio. In quegli anni conobbe Giulio Costanzo Giuliano, fratello dell'imperatore Costantino che divenne suo compagno di studi.
Quando nel 354 d.c. Giulio venne proclamato imperatore, egli rinnegò la sua fede. Ebbe, quindi, inizio un lungo periodo di persecuzione contro i cristiani, tacciati di essere stati la causa della decadenza dell'impero romano. Per questo motivo, Donato fu costretto a lasciare la città di Roma per trovare rifugio ad Arezzo. Qui trovò subito ospitalità dal monaco Ilariano il quale contribuì alla sua formazione nella preghiera e nella penitenza, fino ad intraprendere la vita del portavoce della Chiesa in mezzo al popolo. Purtroppo morì atrocemente, venne infatti decapitato ad Arezzo nel 362.
La festa di San Donato si svolge nei giorni che vanno dal 6 all'8 di agosto. La celebrazione più rappresentativa è, senza dubbio, quella della processione che si svolge per le vie della città che si apre con una lunga asta ornata di due drappi rossi. L'uso che viene fatto di questi ornamenti, nel corso della medesima, è assai particolare. Su di esse, infatti, vengono appuntati con degli spilli, le offerte donate dai fedeli in segno di devozione. Ma il rituale più singolare che dona una nota particolarmente originale all'evento, distinguendolo certamente dagli altri (decisamente più tradizionali), è il verificarsi di una specie di asta, ai piedi della statua del Santo, con la quale si decide chi, e quanti, porteranno la reliquia in spalla. Si tratta di un fatto del tutto non convenzionale, non autorizzato né dalla Chiesa locale né dal Vescovo, ma ormai così permeato nell'usanza del posto (una sorta di legge tacita) cui nessuno si sottrae. L'asta si apre con delle offerte, proposte da chi porta (o chi ambisce a portare) la statua del Santo in spalla. Queste offerte ricevono dei rilanci che alternandosi tra loro, determinano il gruppo di uomini che si aggiudica l'asta e che condurrà quindi il Santo in processione. Il tutto è regolato da una persona che svolge la funzione di arbitro e che regola l'andamento della "pratica".
In concomitanza con la celebrazione religiosa, di notevole rilevanza è l'Expo di Montesano, la fiera campionaria cui partecipano numerose aziende regionali ma non solo. Nel corso degli anni ha avuto un'espansione sempre più crescente tanto da diventare un'eccellente vetrina delle attività produttive locali e regionali, producendo una eco anche a livello nazionale. Pur essendo di origine antichissima, è riuscita nel tempo, ad adeguarsi alle dinamiche evolutive dei nostri tempi, senza mai tagliare quel legame forte con il passato mantenendo salde le tradizioni. Nata inizialmente solo come momento di incontro tra mercanti, per lo scambio della loro merce (bestiame e sementi vari), subisce un'evoluzione diventando, ai tempi, la festa del paese fino a tramutarsi nell’attuale fiera, evento e vetrina atta a valorizzare i prodotti tipici Salentini.