Collepasso il toponimo, nella forma Koulopatze, è riportato in un pergamena greca del XII secolo, quale possibile traslitterazione ellenofona delle coeve forme d'archivio latino-volgarizzate Colopati e Colopaci, presenti in diversi documenti pubblici del tempo.
Il casale di Colopati (Colopaci) attestato nel corso del 1200 e del 1300, scomparve tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo e il suo territorio rimase spopolato, ossia privo di un nucleo umano stabilmente insediato, sino a tutto il 1700. Il feudo, però, continuò ad essere proprietà di varie dinastie feudali, le ultime delle quali furono le famiglie dei Massa e, a partire dal 1692, dei Leuzzi.
Alla fine del 1500 sul territorio di Collepasso è documentata la presenza di un certo numero di masserie nelle quali vivevano famiglie di coloni o lavoratori stagionali, che ovviamente non costituivano una comunità organizzata.
Agli inizi del 1800, nel territorio, si ricostituì il nuovo villaggio di Collepasso per iniziativa dell'ultima baronessa Maria Aurora Leuzzi Contarini e del conte Bartolomeo degli Alberti di Enno. Essi richiamarono sui terreni del feudo contadini provenienti dai paesi limitrofi, con concessioni enfiteutiche di appezzamenti di terreno a condizioni vantaggiose e con altri incentivi in denaro per dissodare i terreni e avviare le colture. Inoltre , donando questi piccoli lotti intorno al palazzo baronale con l'esplicito intento di favorire la costruzione di abitazioni che, nei contratti enfiteutici, si poneva una condizione vincolante per l'ottenimento dei terreni da parte dei contadini.
Si andò così costituendo il nuovo villaggio di Collepasso, come frazione del Comune di Cutrofiano. Il 18 febbraio 1912 veniva eletto il primo Consiglio comunale del nuovo Comune di Collepasso.