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Il nome di Sanarica deriva dal primitivo nome Senereca, che significa Senectum Recans, letteralmente colei che porta alla vecchiaia, come dire che ci dà la possibilità di arrivare fino alla vecchiaia.
Altra credenza cui è legato il nome si rinviene nell'aria sana che si respirava.
Il paese nacque tra il IX ed il X secolo ad opera di un manipolo di scampati alla distruzione di Muro Leccese, che vollero dar vita a un nuovo villaggio in un posto non lontano dalla terra natia. Essendo stata distrutta dai Saraceni nel IX secolo, gli abitanti si dispersero nel territorio circostante sviluppando nuovi piccoli centri abitati: Sanarica, Giuggianello, Puzzomauro, San Cassiano, ecc.
Ben presto, però, tra i casali sorsero delle controversie sui confini, disguidi che furono appianati da Giovanni Antonio Orsini del Balzo, principe di Taranto.
Questi non solo definì d'imperio i confini tra i vari casali, ma per renderli visibili fece costruire delle torri al limite di ogni feudo; si ricordi, poi, la funzione difensiva che le torri svolgevano. Probabilmente fu questa circostanza a determinare la scelta dell'immagine dello stemma di Sanarica rappresentato da cinque torri.
Dagli Orsini del Balzo passò ai d'Aragona che ne affidarono il feudo ai Lubelli e poi ai Basurto, che lo mantennero fino al 1806, data di abolizione della feudalità.
Monumenti di interesse:
la Chiesa di San Salvatore - a croce greca, edificata nell'XI secolo, ospita numerosi affreschi in stile bizantino;
il Santuario della Madonna - presenta una facciata barocca, adorna di ricche decorazioni sul portale e sulle finestre;
la Cripta anacoretica di San Lasi - del VI secolo, che accoglie al suo interno una cattedra scavata nella roccia.
il Palazzo ducale dei Basurto - eretto nel 500 ed ampliato e rimaneggiato nel secolo successivo, si ammirano ancora le finestre ed il portale, mentre all'interno figurano vari affreschi che risalgono al XVI ed al XVII secolo.
[www.comune.sanarica.le.it] - [Lecce e i suoi Comuni - Roberto Boiardi]